«Avventi del reale, dall’angoscia al sintomo»
Colette Soler
Davide D’Alessandro
Il Foglio, 03/12/2018
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Collana | Quaderni di Praxis |
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L’angoscia è «l’affetto tipo di ogni avvento del reale» secondo Lacan. Questi avventi sono diversi, vanno dal trauma individuale della prima infanzia agli effetti della scienza nella civiltà. Per la psicoanalisi la questione è di sapere attraverso quali formazioni sintomatiche dell’inconscio i soggetti vi rispondono, quel che la clinica permette di raccoglierne di nuovo, e come il discorso analitico le tratta per coloro che entrano in analisi. Dunque, questione: se il clamore nevrotico dei soggetti ha risposto al primo avvento traumatico del reale, non si può sperare che il secondo —quello che ri-avviene nell’analisi e che mette in luce il primo—, possa dare al soggetto l’occasione di prendere coraggio, altrimenti detto di rinunciare alla sua lamentela per fare fronte al destino che gli fa il suo inconscio?