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Recensione
QP6 Il «corpo parlante»

Lacan e «il corpo parlante»
Roberto Arduini
L’Unità, 26/01/2008

QP6 Il «corpo parlante»

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Quaderni di Praxis

15,00

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Edizione Bilingue Francese / Italiano Questo Quaderno raccoglie diversi interventi ed in particolare una Conferenza pubblica tenuta da Colette Soler in occasione del Seminario organizzato da Praxis–FCL in Italia a Roma il 12 maggio 2007 sul tema: «Il corpo nella psicoanalisi». «Un corpo non ha altra sembianza che essere ciò che resiste, ciò che consiste prima di dissolversi.» L’ipotesi di Lacan è che il fatto di essere parlante, non lasci indenne l’animale umano. «Il linguaggio è un operatore che modifica e ordina il reale, introducendo la sua propria logica nel campo del godimento vivente». Il soggetto non è il suo corpo. Questo fatto è facile da percepire nell’esperienza, già nel fatto che, del soggetto, se ne parla prima della sua nascita. Egli precede dunque il suo corpo e, sopravvive nella catena della sua storia, nelle tracce che lascerà. L’affermazione di Lacan: «L’uomo ha un corpo e non ne ha che uno», distribuisce l’essere e l’avere, tra soggetto e corpo, chiamando ad una clinica del linguaggio passato nel reale, sotto tutte le sue forme. Testi di: Colette Soler a cura di: Diego Mautino